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Guida all'Arte della Coltivazione delle Olive
Guida all'Arte della Coltivazione delle Olive

La coltivazione delle olive ha inizio già in epoca Preistorica in Egitto, in Asia Minore e in Grecia. Oggi, l’olivo è la specie più conosciuta della famiglia delle Oleacee e il 90% della produzione mondiale si concentra nel bacino del Mediterraneo per un’ovvia questione climatica. Spagna, Italia e Grecia sono i principali produttori europei.

Ovviamente la coltivazione degli ulivi è in gran parte destinata alla produzione dell’olio extravergine di oliva: la tipologia di olio più famosa e salutare per le sue caratteristiche nutrizionali e organolettiche. Insomma, un must-have per ogni tavola del mondo. Il nostro olio Laudemio Frescobaldi è sinonimo di altissima qualità e fa parte di una tradizione che dura ormai da centinaia di anni.

Oggi, però, l’olivo non viene coltivato soltanto per produrre olio o olive ad uso alimentare, ma anche per fini ornamentali in giardini o perfino in vaso. 

Se vuoi scoprire come piantare un ulivo e tutte le fasi e tecniche per far sì che cresca forte e in salute, continua a leggere e immergiti nel mondo della coltivazione delle olive. 

Coltivare le Olive: Fondamenti e Tecniche

Per piantare un ulivo non bisogna partire dall’impianto della pianta, ma dalla sua base: il terreno. Prima di tutto bisogna sceglierlo con cura e rispettare alcuni elementi fondamentali. 

Essendo una pianta eliofila, l’olivo ha bisogno di sole. Per questo motivo è importante scegliere un terreno che non veda quasi mai l’ombra. Allo stesso tempo, bisogna far sì che sia al riparo da gelate, dato che le piante da olivo non sopportano temperature troppo rigide.

Un altro elemento fondamentale da considerare per la coltivazione delle olive è ridurre al massimo l’umidità: meglio scegliere un terreno inclinato per favorire il drenaggio dell’acqua.

Ci sono tre diversi tipi di oliveto:

  • Tradizionale (bassa densità di piante, meno di 200 per ettaro)
  • Intensivo (media densità di piante)
  • Superintensivo (densità di piante molto alta)

Nonostante abbia una gran capacità di adattamento, è pur vero che l’ulivo ha bisogno di un terreno adatto. Risulta quindi fondamentale non solo sceglierlo con cura come abbiamo appena visto, ma anche intervenire su di esso per renderlo quanto più accogliente possibile per le piante da olivo. Ma come?

  1. Per prima cosa bisogna eseguire uno scasso alla profondità delle radici (dagli 80 cm a 1 m) per garantire la più alta percentuale di disponibilità idriche e nutritive;
  2. Poi, livellare la superficie lavorandola con zappa e rastrello.

A questo punto si può passare all’impianto dell’ulivo. La messa a dimora deve avvenire in primavera o in autunno per evitare grande siccità o umidità durante le prime fasi di vita. In questo modo le radici potranno penetrare nel suolo senza ostacoli.

Il primo step fondamentale prima ancora di passare alla fase pratica, è assicurarsi di scegliere una piantina sana e certificata per evitare che possa già crescere malata e magari contagiare anche il terreno circostante. 

Ma come si fa a decidere le piante di ulivo da piantare? Esistono, infatti, diverse varietà di olive, chiamate anche cultivar, ognuna delle quali con caratteristiche proprie. La scelta deve essere basata sulla destinazione delle olive e dalle caratteristiche pedoclimatiche del territorio. Si dividono principalmente in tre gruppi: quelle da olio, quelle da tavola e quelle a duplice attitudine. In qualunque caso, un consiglio che vogliamo darti, è quello di preferire sempre varietà locali antiche, poiché si sono adattate al territorio da centinaia di anni.

Ottimizzare la Coltivazione delle Olive

La messa a dimora di un ulivo è un’operazione abbastanza complessa. Scopriamo insieme come piantare un ulivo ed evitare errori che possano compromettere l’attecchimento della pianta.

Dopo aver scelto e preparato con cura il terreno, ecco i passaggi fondamentali per avviare la coltivazione degli ulivi:

  1. Scavare buche a una profondità di 20-30 cm con una distanza che va dai 3 ai 6 m (distanza ottimale per evitare contagi in caso di malattia di una pianta);
  2. Disporre le piante da impiantare nelle buche, assicurandosi che le radici vadano giusto al centro;
  3. Ricoprire di terra e comprimere il terreno più e più volte per far sì che aderisca bene alle radici, evitando infossamenti.

Nella coltivazione delle olive è possibile utilizzare tecniche sostenibili e biologiche per rinvigorire la crescita della pianta durante tutte le sue fasi di vita. Quella più conosciuta è sicuramente la potatura. La potatura dell’olivo ha lo scopo di far raggiungere alla pianta una sua forma ottimale. Una potatura regolare serve per ottenere una produzione regolare e non ad anni alterni. Inoltre, possiamo citare anche la concimazione completamente organica praticata con materiali di origine animale o vegetale.

Sei curioso di scoprire quali altre pratiche vengono utilizzate per curare le piante di olivo? Continua a leggere!

Gestione e Cura delle Piante da Olivo

Per la coltivazione delle olive, ogni pianta ha bisogno della giusta dose di attenzione per far sì che sia sempre in forma e che mantenga alti i livelli di produttività.

  • La potatura. Abbiamo già accennato che questa pratica importantissima serve per mantenere sano e bello un ulivo. In particolare, tagliare i rami in maniera appropriata e con una precisa frequenza, permette alla chioma di arieggiare e di essere colpita da abbastanza raggi solari, evitando in questo modo ristagni di umidità, pericolose per la saluto dell’ulivo.
  • Contenimento delle erbe infestanti. Le infestanti vanno ridotte al minimo perché si crea una competizione per le proprietà nutritive del terreno. Una tecnica utilizzata per questo scopo è l’inerbimento: con la copertura e l’ombreggiamento del terreno le infestanti vengono ridotte e, inoltre, regola i livelli di umidità e il compattamento del suolo.
  • Monitoraggio della salute. Il monitoraggio della salute degli ulivi non parte dalla pianta, ma dal terreno. Bisogna controllare la sua aridità, umidità e compattezza, proseguendo con l’aratura o l’erpicatura.
  • Concimazione regolare. La concimazione per la coltivazione di olive viene eseguita generalmente una volta all’anno. I concimi, sia compost organici che chimici o misti, devono essere distribuiti sulla superficie e poi interrati.
  • Irrigazione localizzata. Il metodo migliore è quello localizzato, chiamato impianto a goccia, il quale consente di non bagnare la chioma: ormai lo sappiamo, l’umidità è la kriptonite di ogni olivo. La frequenza dipende dalla zona dell’ulivo e dalla sua condizione e infine, anche dalla destinazione del prodotto finale. 

Con una corretta pratica colturale e il mantenimento di un ambiente equilibrato e ricco di biodiversità, si possono prevenire molte malattie e quindi anche il contagio. Riguardo agli insetti, per fortuna la pianta di olivo è tra quelle che meglio riesce a sopportare la presenza di parassiti e raramente ha bisogno di particolari trattamenti.

Una corretta invaiatura delle olive è un ottimo segnale che ci fa capire che la pianta è in buono stato e si può passare alla raccolta delle olive quando lo si ritiene necessario, a seconda della varietà coltivata e dell’uso finale che si vuole ottenere.

Conclusione: La Passione dell'Olivicoltura

In conclusione, la coltivazione delle olive rappresenta una ricca tradizione profondamente radicata nella storia, con le sue origini che risalgono ai tempi preistorici.

Oggi, coltivare un ulivo può avere diversi fini: dalla produzione di olive da mensa a quelle destinate all’olio extravergine di oliva. 

La coltivazione delle olive è una vera e propria arte e scienza allo stesso tempo, ricca di tecniche e metodi, soprattutto biologici, che permettono una crescita proficua e un’alta produttività della pianta.

In Laudemio Frescobaldi conosciamo l’importanza di trattare con cura e dedizione l’intero processo di produzione, dalla messa in dimora dell’olivo, sino alla sua ottimale crescita e produzione di frutti: le olive utilizzate per creare il nostro ineguagliabile olio extra vergine.